Certo, era stato bello.
Ma non si era andati oltre il paio d'ore tutto compreso.
E non era certo il caso di starsene accoccolati come due fidanzatini.
Era solo sesso, quello. Lara non cerca altro, perché l'altro è ciò che ha già e non le basta più.
Perciò il giovanotto se ne era andato via tranquillo, dopo, lasciandola da sola coi suoi bellissimi sensi di colpa.
Il giorno seguente, il solito tragitto di ritorno, stavolta con la bambina che la tiene per mano.
Lara guarda i ragazzi del muretto con aria maliziosa. Quelli sorridono. Niente di più. E così, con lo stesso rituale, si va avanti per un paio di giorni.
Arriva venerdì, primissimo pomeriggio.
Pioviggina, sotto un cielo grigio che volge al temporale.
In tutto il portico non si sente niente, che non sia il rumore lievissimo di quelle prime gocce.
In impermeabile e tacchi alti, di nuovo truccata di tutto punto e la coda di cavallo, Lara torna a cacciare.
Stavolta i ragazzi sono solo due e non ci sono né lo stalker, né quel suo primo peccato di lussuria.
– Ho poco tempo e tanta voglia – esordisce lei, secca.
– Stavolta chi scegli? – risponde uno di quelli, un biondino.
– Stavolta non scelgo, – fa lei, aprendo l'impermeabile – prendo tutto quello che c'è sul banco.
– Di viso sembra una qualunque, e invece guarda che fica...
– Vedo, vedo. Andiamocela a scopare.
– Si, e alla svelta – dice Lara, chiudendo il serrato dialogo.
Entrano in casa condotti dalla seriosa amante.
Senza parlare percorrono il corridoio ed entrano nella stanza da letto.
L'impermeabile cade sul pavimento.
– Non vi fate strane idee – spiega lei, di spalle – Qui comando io.
– Ogni tuo desiderio – replica sorridendo il biondino – è un ordine.
– Fai poco lo spiritoso – dice Lara, salendo carponi sul materasso – e fammi vedere come monti.
Il tizio si slaccia la cinta, sbottona i pantaloni e in pochi istanti le è addosso.
L'altro fa il giro del letto, si priva anche lui delle braghe e su invito di Yara che gli sta di fronte si avvicina.
– Vieni qui che il tuo me lo voglio succhiare tutto.
È un turbine improvviso e violentissimo, che avvolge quei corpi.
Furiosamente il biondino le pompa il suo arnese nel ventre, mentre l'altro si gode la famelica prestazione orale. I due la schiaffeggiano, la tengono per i capelli, la insultano. Lara priva ormai di ogni inibizione li asseconda e si lascia andare, esplodendo in un orgasmo fortissimo, mentre quelli in rapida successione le vengono addosso, sulla schiena e sul viso.
– Sei tremenda – fa il biondino – non puoi godere così tanto.
– Si che posso. Adesso andatevene però. Non vi voglio tra i piedi.
Il giorno seguente, il solito tragitto di ritorno, stavolta con la bambina che la tiene per mano.
Lara guarda i ragazzi del muretto con aria maliziosa. Quelli sorridono. Niente di più. E così, con lo stesso rituale, si va avanti per un paio di giorni.
Arriva venerdì, primissimo pomeriggio.
Pioviggina, sotto un cielo grigio che volge al temporale.
In tutto il portico non si sente niente, che non sia il rumore lievissimo di quelle prime gocce.
In impermeabile e tacchi alti, di nuovo truccata di tutto punto e la coda di cavallo, Lara torna a cacciare.
Stavolta i ragazzi sono solo due e non ci sono né lo stalker, né quel suo primo peccato di lussuria.
– Ho poco tempo e tanta voglia – esordisce lei, secca.
– Stavolta chi scegli? – risponde uno di quelli, un biondino.
– Stavolta non scelgo, – fa lei, aprendo l'impermeabile – prendo tutto quello che c'è sul banco.
– Di viso sembra una qualunque, e invece guarda che fica...
– Vedo, vedo. Andiamocela a scopare.
– Si, e alla svelta – dice Lara, chiudendo il serrato dialogo.
Entrano in casa condotti dalla seriosa amante.
Senza parlare percorrono il corridoio ed entrano nella stanza da letto.
L'impermeabile cade sul pavimento.
– Non vi fate strane idee – spiega lei, di spalle – Qui comando io.
– Ogni tuo desiderio – replica sorridendo il biondino – è un ordine.
– Fai poco lo spiritoso – dice Lara, salendo carponi sul materasso – e fammi vedere come monti.
Il tizio si slaccia la cinta, sbottona i pantaloni e in pochi istanti le è addosso.
L'altro fa il giro del letto, si priva anche lui delle braghe e su invito di Yara che gli sta di fronte si avvicina.
– Vieni qui che il tuo me lo voglio succhiare tutto.
È un turbine improvviso e violentissimo, che avvolge quei corpi.
Furiosamente il biondino le pompa il suo arnese nel ventre, mentre l'altro si gode la famelica prestazione orale. I due la schiaffeggiano, la tengono per i capelli, la insultano. Lara priva ormai di ogni inibizione li asseconda e si lascia andare, esplodendo in un orgasmo fortissimo, mentre quelli in rapida successione le vengono addosso, sulla schiena e sul viso.
– Sei tremenda – fa il biondino – non puoi godere così tanto.
– Si che posso. Adesso andatevene però. Non vi voglio tra i piedi.

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