Ancora ansimante per l'intensa prestazione orale, Lara abbassa lo sguardo verso terra, pensierosa.
La mano del rude architetto è ancora posata sulla sua nuca.
Lui la guarda e sghignazza, con le dita tra i capelli.
– Sei un po' alle prime armi, Betty.
Ma lei non risponde. All'improvviso è come se le fosse venuta vergogna. Solo che non è vergogna: è dubbio.
venerdì 9 maggio 2014
giovedì 8 maggio 2014
Sette
Il cellulare squilla già da qualche secondo. È la terza volta in un paio di minuti, da un numero non in rubrica.
– Si?
– È la signora Nicodemi?
– Si, lei chi è invece?
– Sono l'architetto Ascanio Rami, del piano di sopra.
– Si?
– È la signora Nicodemi?
– Si, lei chi è invece?
– Sono l'architetto Ascanio Rami, del piano di sopra.
Sei
Ventidue giorni.
Si era trovata anche un nomignolo, Betty, per sancire l'esistenza della sua doppia vita.
Ventidue giorni di follia, in cui ogni scusa era stata buona per ricavare il tempo di un amplesso.
A volte una sveltina nello scantinato, altre una solenne pomiciata in ascensore. Ma per la maggior parte in casa sua, di Lara, ad esplorare ogni spazio possibile su cui appoggiarsi e fare sesso.
Si era trovata anche un nomignolo, Betty, per sancire l'esistenza della sua doppia vita.
Ventidue giorni di follia, in cui ogni scusa era stata buona per ricavare il tempo di un amplesso.
A volte una sveltina nello scantinato, altre una solenne pomiciata in ascensore. Ma per la maggior parte in casa sua, di Lara, ad esplorare ogni spazio possibile su cui appoggiarsi e fare sesso.
domenica 4 maggio 2014
Cinque
Certo, era stato bello.
Ma non si era andati oltre il paio d'ore tutto compreso.
E non era certo il caso di starsene accoccolati come due fidanzatini.
Era solo sesso, quello. Lara non cerca altro, perché l'altro è ciò che ha già e non le basta più.
Perciò il giovanotto se ne era andato via tranquillo, dopo, lasciandola da sola coi suoi bellissimi sensi di colpa.
Il giorno seguente, il solito tragitto di ritorno, stavolta con la bambina che la tiene per mano.
Lara guarda i ragazzi del muretto con aria maliziosa. Quelli sorridono. Niente di più. E così, con lo stesso rituale, si va avanti per un paio di giorni.
Il giorno seguente, il solito tragitto di ritorno, stavolta con la bambina che la tiene per mano.
Lara guarda i ragazzi del muretto con aria maliziosa. Quelli sorridono. Niente di più. E così, con lo stesso rituale, si va avanti per un paio di giorni.
venerdì 2 maggio 2014
Quattro
Sentirsi addosso tutto quel vigore giovanile.
Incoraggiare con un'insospettabile maestria la furia di un ragazzo eccitato come una belva per quell'avventura.
Lasciargli credere di essere il predatore.
Lasciarsi andare come una preda.
Senza togliersi neanche i vestiti, sono ancora lì, sul primo tramezzo dopo l'ingresso di casa.
Incoraggiare con un'insospettabile maestria la furia di un ragazzo eccitato come una belva per quell'avventura.
Lasciargli credere di essere il predatore.
Lasciarsi andare come una preda.
Senza togliersi neanche i vestiti, sono ancora lì, sul primo tramezzo dopo l'ingresso di casa.
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