La mente ha una sua logica, nel disporre le persone alle azioni.
Quella di Lara le dice di mettersi in tiro di brutto, stavolta.
La mattina esce di casa in preda a una specie di felicità, che le fa vedere di colpo tutto a colori, dopo che per mesi era stato tutto un po' grigio e sbiadito.
Scende dalla macchina e coi suoi tacchi più alti, a passo deciso, si incammina verso il portone, come al solito.
E dove ormai sa, ci sono loro.
– Oh mio dio, che schianto! – esordisce il suo stalker.
E lei lo fissa. Ferma, lì a una decina di metri da loro.
Minigonna nera, camicetta di raso di color celeste sbottonata quasi fino al seno, capelli raccolti a coda alta, trucco leggero ma con un rossetto lucido molto acceso.
– Ti piaccio di più così?
– Non sei male, bambolina...
– Tutto quello che sai dirmi è "non sei male"?
– Oh, ohhhh! – esclamano gli altri, quasi in tono di scherno verso il loro compare.
A quel punto Lara si avvicina, lentamente.
– Lo sai che ho una bambina?
– Beh, si...
– Sai che nel pomeriggio vado a prenderla a scuola e la porto a casa?
– Si.
– E ti eccito perché sono una mamma giovane e carina?
Quello la guarda senza rispondere.
– E lo sai che oggi non vado a prendere la bambina? Che la prende la nonna? Sai che me la riporta domani dopo la scuola?
– Ah...
Lara sorride. I ragazzi non fiatano.
– E voialtri, lo sapete che sono sposata?
– Tuo marito non si vede mai con te – fa uno di loro.
– Rientra di sera, prima di cena. Ma stasera... – dice lei, avvicinandosi ed iniziando a sussurrare – non rientrerà. È fuori per lavoro. Torna domani.
– Allora hai casa libera... – risponde un altro.
– Allora ho casa libera. E voglio il cazzo più grosso, tra i vostri, tutto per me fino a domani mattina.
I ragazzi sono completamente spiazzati, ma i loro occhi brillano di entusiasmo.
Si guardano tra loro.
– Lo sapete già chi è, o devo fare una selezione io?
Al ché quelli scendono dal muretto dove stavano seduti, si schierano di fronte a lei e si abbassano le braghe.
– Hai visto? Chiacchieri, chiacchieri e poi... – fa Lara, rivolgendosi al tizio che l'aveva importunata.
Dopo qualche istante di riflessione, tirando un sospiro, emette la sua sentenza.
– Tira su e vieni con me, bel cazzone – dice ad uno di quelli.
Lo prende per mano e se lo porta via, nell'incredulità degli altri.

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