martedì 3 giugno 2014

Nove

Per la prima volta da quando ha dato vita alla sua voglia di trasgressione, Lara sente che qualcosa si è rotto definitivamente.
Fino ad ora non aveva messo in dubbio la sua capacità di gestire comodamente queste nuove gioie. Adesso invece si sente travolta.
Quell'uomo l'ha inebriata, asservendola ai suoi piaceri. E lei non è stata in grado neanche minimamente di replicare.
È passata dai "suoi" ragazzi, sotto al portico.
Ha spiegato loro che purtroppo è finita. Racconta la frottola del marito che ha capito qualcosa, e che lei non si può permettere di lasciarlo, che non è che lo ama ma hanno una figlia e mille altre scuse.
Ma quelli sono piccoli. Non le vogliono creare problemi.
Carini, le dicono che se ci ripensa loro sono lì, per tornare a farlo di nuovo tutti insieme, quando vorrà.

Ma è lui, l'architetto di mezza età, la ragione del distacco.
Lara è attratta animalescamente. Freme all'idea di essergli di nuovo vicina.
Decide di chiamarlo al telefono, a metà mattinata.
– Pronto, Ascanio.
– Salve Betty, dimmi pure.
– Ho il pomeriggio libero. Scende lei... o salgo io?
Lui la lascia in attesa per qualche secondo.
– Si può fare. Ma da me, preferisco.

Colma di eccitazione, Lara si presenta dal suo nuovo amante con una minigonna blu a pieghe ed una t-shirt celeste attillata, i capelli arruffati ed un trucco lieve.
Come al solito trova la porta d'ingresso aperta. Entra e richiude.
Lui l'aspettava già lì. Di sorpresa, la solleva da terra e la ribalta a testa in giù, tenendola con forza ma senza grande fatica.
– Sei leggera!
Lara è spiazzata dalla mossa. Capovolta, si ritrova con il viso tra le cosce di lui, e con lui nella stessa condizione verso di lei, ma in alto.
– Tu succhia come ti ho insegnato, che io te la lecco per bene. Sei anche senza mutande, troietta!
– Speravo di essere scopata stavolta!
– Non perderti in chiacchiere. Quando vorrò scoparti sarò io a prenderti. Ora datti da fare!

Da lì, per non meno di un'ora, senza pensare, Lara esegue l'ordine con una devozione impressionante, alimentata dal vorace sesso orale praticato su di lei dal suo amante.
Vengono entrambi, più volte, sempre nella stessa posizione ma via via, sfiancati dalla fatica, sempre più distesi, fino a rotolarsi in terra.

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